l progetto Moving (creative) Ideas: OCME, all’Opera! del Teatro Regio di Parma è tra i vincitori della open call “Imprese Creative Driven” promossa nel 2019 dal Comune di Parma e dal Comitato per Parma 2020, con il sostegno di “Parma, io ci sto!” e Unione Parmense degli industriali, la collaborazione di CISITA e il coordinamento scientifico di Promo PA Fondazione, con l’intento di portare la creatività e la cultura nelle imprese e promuovere la relazione tra il settore imprenditoriale e quello culturale, raccogliendo proposte progettuali destinate a stimolare la creatività e l’accesso alla cultura nelle imprese candidate.
Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 si è posta l’obiettivo di contribuire a consolidare il sistema pubblico-privato, con particolare attenzione alla crescita delle imprese culturali e creative, e di promuovere l’accessibilità e la contaminazione tra cultura, imprese, tessuto urbano, periferie e comunità locali: per questo motivo ha promosso quattro open call, tra cui quella per favorire l’imprenditorialità creative driven come volano per l’innovazione e lo sviluppo territoriale, alla luce del dialogo attivo che si sviluppa tra cultura, creatività e logiche d’impresa.
La call “Imprese Creative Driven”, chiusasi il 24 gennaio 2020 con 50 progetti candidati dei quali ne sono stati premiati 8, è stata lanciata per promuovere quelle realtà che, pur non facendo parte del sistema delle imprese culturali e creative, considerano la cultura come un vero e proprio input del processo produttivo, veicolando contenuti creativi e innovativi rispetto al sistema economico di riferimento.
Il progetto del Teatro Regio che è stato premiato Moving (creative) Ideas: OCME, all’Opera! declina il claim di OCME, “Moving Ideas”, negli aspetti culturali, artistici ed estetici sviluppati e promossi dal Regio in quasi duecento anni di storia, per portarne lo spirito e l’essenza in OCME. Avvalendosi di un team trasversale – composto da 20 lavoratori OCME e maestranze del Teatro Regio e da formatori esperti che utilizzeranno la metodologia AGC (Active Group Coaching) utilizzando le dinamiche di gruppo come moltiplicatore dell’apprendimento – si valorizzerà l’esperienza dei singoli favorendone la condivisione nel gruppo. Attraverso attività mirate e una modalità esperienziale, mutuate dal teatro e orientate all’espressività, il Teatro Regio si pone l’obiettivo di far sperimentare ai partecipanti nuove forme di comunicazione e di co-creazione.
Obiettivo primario del progetto è incidere concretamente sul benessere delle persone che lavorano in OCME: un maggior coinvolgimento emotivo delle persone che lavorano ha infatti una ricaduta positiva sull’intera impresa e su tutto il territorio. L’azienda non è più così solo un luogo di transito professionale, ma può sviluppare senso di appartenenza e divenire vettore di cultura, tanto più consapevole in quanto sviluppa una distinta attenzione alle proprie risorse e si apre al nuovo. Il progetto mette pertanto a disposizione dell’azienda prassi di sviluppo creative che possono essere alimentate e perpetuate con continuità nel medio e lungo termine.
Il progetto del Teatro Regio di Parma darà vita e concretezza al pensiero creativo lavorando sui locali della sala mensa dell’azienda, per migliorarli tenendo conto delle reali necessità dei lavoratori OCME. Arricchire l’ambiente con elementi nuovi creati insieme ai lavoratori è un esempio straordinario di partecipazione attiva e i formatori avranno il compito di stimolare e guidare la rielaborazione dell’esperienza. Far propria l’azienda con un movimento espressivo e creativo è uno strumento potente per lo sviluppo del benessere aziendale e del senso di appartenenza e si configura come un importante veicolo comunicativo rivolto all’interno e all’esterno dell’azienda.
Il progetto rende disponibile il patrimonio delle conoscenze tecniche, creative, artigianali, straordinaria dote della capacità produttiva del Regio. Alla base del progetto, la volontà di far conoscere il Teatro alle aziende e al territorio da una prospettiva diversa, fornendo occasioni di networking e di collaborazione e offrendo progettualità che possano permettere di giovarsi dell’attività del Teatro non solo in senso istituzionale. Le maestranze del Teatro Regio, molte delle quali lavorano in teatro da 15, 30, 40 anni, si tramandano conoscenze e tecniche storiche dal 1829, ma sanno guardare all’industry 4.0, abbracciando l’innovazione e il digitale, grazie alla capacità di declinarlo secondo le necessità e gli obiettivi più funzionali al progresso della grande macchina produttiva e creativa del Teatro Regio.